Giustizia Riparativa

CENTRO DI GIUSTIZIA RIPARATIVA di TRENTO e AFT

Il Centro di giustizia riparativa della Regione Trentino Alto Adige, nell’ambito della sua attività nel settore minorile, ha ideato e messo in atto in collaborazione con l’Ufficio di servizio sociale per i minorenni presso il Tribunale per i minorenni di Trento, il Serd di Trento, l'Associazione "Libera" sez. Trentino e l'Associazione "Aft Onlus" di Trento il progetto #ioripar(t)o che ha consentito ad alcuni minori segnalati di affrontare un percorso di dialogo e di riparazione rispetto al proprio agito criminoso coinvolgendo enti, famiglie, comunità.

Nell’ambito di uno dei percorsi previsti da tale progetto i ragazzi hanno potuto esplorare alcuni aspetti di sé e delle proprie relazioni attraverso riflessioni di gruppi e l’utilizzo di diverse tecniche artistiche sotto la guida

Il Centro di giustizia riparativa della Regione Trentino Alto Adige, nell’ambito della sua attività nel settore minorile, ha ideato e messo in atto in collaborazione con l’Ufficio di servizio sociale per i minorenni presso il Tribunale per i minorenni di Trento, il Serd di Trento, l'Associazione "Libera" sez. Trentino e l'Associazione "Aft Onlus" di Trento il progetto #ioripar(t)o che ha consentito ad alcuni minori segnalati di affrontare un percorso di dialogo e di riparazione rispetto al proprio agito criminoso coinvolgendo enti, famiglie, comunità.

Nell’ambito di uno dei percorsi previsti da tale progetto i ragazzi hanno potuto esplorare alcuni aspetti di sé e delle proprie relazioni attraverso riflessioni di gruppi e l’utilizzo di diverse tecniche artistiche sotto la guidadella co-direttrice dell’associazione Aft Onlus di Trento Paola Maria Meina. Frutto di questo laboratorio sono stati i manufatti artistici che saranno esposti al pubblico in una mostra allestita presso il palazzo della Regione, visibile dal 3 al 11 Maggio 2019.

Nell’approccio riparativo che ha caratterizzato tutto il progetto, la mostra assume lo scopo di condividere con la comunità più ampia il lavoro che i ragazzi hanno svolto e di renderla partecipe di tutto il percorso di riflessione, affinché esso possa costituire per il mondo degli adulti, al quale principalmente si rivolge, una base di pensiero capace di innescare più efficaci strategie preventive.

L’inaugurazione, in presenza dei ragazzi, degli enti partecipanti al progetto e di alcuni esponenti delle istituzioni trentine, si svolgerà il giorno 3 Maggio alle ore 16.30 presso il palazzo della Regione.

Il progetto #ioripar(t)o elaborato nell’ambito delle attività del Centro di giustizia riparativa regionale, ha coinvolto in tutto 11 ragazzi dai 16 ai 19 anni in carico ai servizi sociali del Tribunale per i minorenni.

Oltre al percorso che ha permesso l’organizzazione di questa mostra, il Centro di giustizia ripartiva ne ha coordinato un altro, nell’ambito dello stesso progetto, sviluppato grazie ai volontari di “ Libera - associazioni nomi e numeri contro le mafie” il quale ha consentito ai ragazzi di conoscere l’attività, i principi e gli obiettivi dell’associazione e di sperimentarsi attivamente come figure di supporto durante gli eventi della settimana dedicata al progetto “Idee in viaggio contro mafie e corruzioni” svoltasi in Trentino dal 1 al 7 marzo 2019.

Il progetto #ioripar(t)o ha inoltre previsto un momento di confronto condotto dalle mediatrici del centro secondo l’approccio riparativo, che ha consentito ai ragazzi e alle proprie famiglie di darsi un tempo per condividere esperienze e vissuti, per chiarirsi, ascoltarsi e comprendersi senza giudicarsi.

Attraverso la giustizia riparativa questo percorso ha inteso dunque favorire la responsabilizzazione e la partecipazione attiva dei minori coinvolti, la “cura” delle relazioni sociali in qualche modo lacerate dal reato, e lo svolgimento di attività di riparazione significative.  

 

PROGETTO AFT: Incontri relativi all'ambito delle relazioni

 

“...ci vuole coraggio come anelito alla libertà: coraggio nelle relazioni con se stessi, con l'altro/a, col mondo,col cielo come con la terra...”

Luigi Ciotti

 

Si prevedono, se necessario percorsi di genere.

Gli incontri avranno gli obiettivi di:

portar consapevolezza dei loro legami e delle loro relazioni con:

amici/nemici

relazioni amorose,

scuola /lavoro.

Negli incontri si prevedono momenti in cui i ragazzi/e vengono accompagnati a raccontare, aprirsi in relazione alla qualità dei loro legami.

Alle loro aspettative, fragilità, ideali in merito.

In un secondo momento verranno accompagnati a portare consapevolezza rispetto alla reazione che il loro reato ha suscitato nelle persone a loro care, a come vorrebbero rispondere in tal senso nell'ottica del farsi conoscere, assumersi le responsabilità relative ai loro agiti e superare in modo definitivo l'eventuale stigma qualora riuscissero a “restituire” ciò che in termini di fiducia hanno tolto.

Si possono prevedere incontri intensivi in cui l'arte e il dialogo si alterneranno della durata massima di tre ore ciascuno: uno o due di rielaborazione e uno di progettazione per individuare cosa proporre come attività di chiusura.

 

Modalità d'attuazione, esigenze tecniche:

solo nel momento in cui sapremo chi è interessato ad intraprendere il percorso individuato dalla ns Associazione potremmo creare un programma dettagliato degli incontri.

Per poter utilizzare il materiale artistico necessario sarebbe importante poter realizzare gli incontri presso la nostra sede già attrezzata, fermo restando che l'orario dovrebbe essere individuato in modo che i ragazzi partecipanti non incontrassero la nostra realtà di tossicodipendenza conclamata.

Attività riparativa:

il tipo di attività da realizzare a conclusione del percorso tenderei a farla individuare dai ragazzi stessi. Indicativamente però dovrebbe essere studiata affinchè si creino strumenti di consapevolezza rispetto all'importanza delle relazioni . Le attività potrebbero spaziare dalla trasmissione radiofonica gestita dai partecipanti come stimolo e comunicazione della loro esperienza , richiesta di attenzione rispetto ai bisogni individuati; creazione di blog come strumento di contrasto alla superficialità relazionale e individuazione di idee creative per iniziative ed interventi tra giovani etc etc.

Ipotesi monte-ore:

Percorso di genere: qualora tra gli iscritti ci fossero ragazze e ragazzi allora il percorso di consapevolezza desidero compierlo di genere e il monte-ore potrà variare notevolmente a seconda del numero di partecipanti:

Paola Maria Meina

 

 

 LEGGI IL NOSTRO LIBRETTO ILLUSTRATO SUL PERCORSO 

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